Intervento di “ricucitura urbana” ad Alghero

Rimasta per decenni in condizioni di incuria e di completo abbandono, piena di rifiuti, adibita a parcheggio abusivo, polverosa d'estate e un pantano con le prime piogge d'autunno, oggi l'area che si trova all’ingresso di Alghero, per chi arriva da Sassari, nella zona “Don Bosco-Mariotti”, è stata finalmente recuperata. L’opera è stata finanziata dal Comune di Alghero.

Posizionato in un punto della cittadina catalana considerato strategico sul fronte dell’accessibilità e della viabilità urbana, in un contesto residenziale, adiacente a scuole e attività commerciali, il piazzale è stato riqualificato con un radicale intervento che ha permesso di valorizzarlo ampiamente sia sul profilo funzionale che estetico. Oltre alla pavimentazione in calcestruzzo lavato fibrato, sono stati realizzati degli stalli per la sosta con autobloccanti, posizionate delle panchine sui marciapiedi, inserite delle aiuole e piantate delle alberature.

«Nell'area è stato realizzato un parcheggio pubblico e nella parte perimetrale - ha specificato l'ingegnere Lorenzo Carta referente dell'impresa Movistrade Cogefi srl, che ha appaltato le opere - sono state posizionate delle panchine, delle aiuole, dei cestini per i rifiuti, dei pali di illuminazione ornamentali e delle griglie per le biciclette. Era uno spiazzo abbandonato e sterrato da tantissimo tempo, che veniva utilizzato in passato per la sosta abusiva. L'intervento che è stato completato, tra l’altro, rientra in uno più globale, dove sono previsti dei lavori anche per altri due lotti. Uno riguarda la rotatoria tra le vie XX Settembre e Barracu e, infine, l'altro la riqualificazione della porzione di parcheggio in via Vittorio Emanuele, via Mazzini, va Barracu e via De Curtis».

Nella sua totalità, lo spazio è formato da due aree distinte: la prima, definita come “lotto A”, si trova a nord ed è racchiusa tra le vie Vittorio Emanuele II, Massimiliano Barracu, Giuseppe Mazzini e Antonio De Curtis, mentre la seconda, individuata come “lotto B”, è posta a sud e si colloca tra le vie Giuseppe Mazzini, Massimiliano Barracu, XX Settembre e Antonio De Curtis.
Entrambe le aree, secondo quanto risulta dal progetto di recupero definitivo, erano in terra battuta, con porzioni residuali di vecchie pavimentazioni stradali, contornate da marciapiedi lungo i perimetri con le vie Barracu, XX Settembre, Vittorio Emanuele II e la via Mazzini che definisce la separazione tra i lotti A e B. 

Oltre ai marciapiedi, il piazzale non possedeva alcun elemento di urbanizzazione primaria, un fatto che poneva anche delle criticità in termini viabilistici, legate alla sicurezza stradale, considerata anche l’assenza di un sistema di raccolta delle acque meteoriche di superficie in un’area “Hi4 PAI”, ovvero con una pericolosità idraulica ritenuta di grado molto elevato, e con la presenza del canale tombato del Rio San Giovanni sotto la via Barracu.

«Ciò che abbiamo realizzato - ha evidenziato Stefano Govoni, architetto, progettista e direttore dei lavori - è stato a tutti gli effetti un intervento di “ricucitura” urbana. L'area oggetto di recupero faceva parte di una vecchia lottizzazione che è stata poi ceduta. In base al piano regolatore generale a livello urbanistico doveva essere destinata a parcheggio. Dagli anni '90 a oggi, però, non si era fatto alcun intervento e la situazione era di assoluto degrado. Inizialmente, l'area era quattro volte più grande ed era stata presa da alcuni costruttori, che poi avevano ceduto al Comune una porzione in modo che potesse essere adibita a parcheggio. Il primo lotto su cui siamo intervenuti ha una superficie di 6.000 metri quadri complessiva. C'è, poi, anche un secondo lotto, da 2.300 metri quadri, con un secondo parcheggio da 40 posti auto, e un terzo lotto, che riguarderà la rotatoria». 
I lavori di riqualificazione, per adesso, hanno riguardato il cosiddetto “lotto B”. 

«Il parcheggio del primo lotto, realizzato con un calcestruzzo lavato fibrato - ha specificato Govoni - comprende 90 posti auto, di cui 5 per disabili e 4 con una postazione di ricarica per auto elettriche, 14 stalli per motoveicoli e 20 per biciclette. Inoltre, c'è la predisposizione per poter mettere in futuro anche delle pergole fotovoltaiche, per alimentare le colonnine di ricarica per le auto elettriche. C'è poi una parte ulteriore, di circa 180 metri quadri, che possiamo definire “promiscua”, dove è stato creato un piccolo giardino lineare, che si affaccia su un'area commerciale, dove c'è anche un'edicola. Ogni mattina, in una fila dei parcheggi, si posizioneranno dei venditori ambulanti poi, la sera, lo spazio sarà nuovamente disponibile per la sosta delle auto». 

Oltre a creare dei posti auto è stata prevista anche una piccola area dove sono presenti delle aiuole abbastanza grandi, delle panchine e delle alberature che circoscrivono tutta l'area che andranno a creare un viale alberato. 
«La pavimentazione dell'area commerciale pedonale, che ha una superficie di 1.200 metri quadri - ha aggiunto il progettista e direttore dei lavori -, è stata realizzata con degli autobloccanti di 10 centimetri per 10 centimetri, in modo che, in caso di pioggia, possa drenare. Le alberature che abbiamo deciso di utilizzare non sono tipiche mediterranee. Abbiamo optato, ad esempio, per dei tigli, dei prunus, degli aceri rossi perché sono tutte delle piante che hanno le foglie con delle tonalità che tendono al rosso. La scelta è stata fatta perché nel prossimo lotto che andremo a realizzare, in un'area vicina a via Vittorio Emanuele II, sarà posizionata una scultura contemporanea tetraedrica, che raffigura un corallo, uno dei simboli principali della città di Alghero.

L'idea dell'amministrazione comunale di Alghero era quella di dare anche un tocco piacevole all'intervento. Fermo restando che, in questo come in qualsiasi altro progetto, l'obiettivo principale non è certo quello di fare qualcosa di bello fine a se stesso. Il primo ragionamento che si fa è senz'altro a livello urbanistico, che domina la parte architettonica. Si cerca, innanzitutto, di capire come funziona l'area, chi la frequenterà e come verrà utilizzata. Ciò che abbiamo realizzato, però, ha senza dubbio sia una valenza funzionale che estetica». 

L'architetto Govoni ha puntualizzato che, in ogni caso, nella realizzazione degli interventi è stata posta molta attenzione e tanta cura anche sul fronte dell'arredo urbano: «Si è cercato di prevedere, ad esempio, le stesse cromie anche per i cestini per i rifiuti e per i pali della luce che hanno, ovviamente, un'illuminazione a led. I punti luce, inoltre, hanno una differente intensità. Quelli vicini alle panchine, ad esempio, sono stati studiati in modo tale che la luce sia più fioca, per consentire un maggiore relax a chi si siede per riposarsi o per leggere un libro».

Luigi Taras, project manager di Calcestruzzi Spa per la Sardegna per la parte della pianificazione e dello sviluppo business, ha spiegato che per la riqualificazione dell'area è stato «utilizzato un tipo di calcestruzzo lavato fibrato, con pietrisco locale di color giallo crema. In particolare, per il confezionamento del calcestruzzo la parte a vista - ha detto Taras - sono state usate delle graniglie ottenute dalla frantumazione di pietrame, prelevato da alcune cave locali, che si trovano nell'area di Alghero. Secondo le richieste che ci sono state effettuate dalla direzione dei lavori, come Calcestruzzi Spa abbiamo studiato e confezionato un apposito mix ottenuto con dei materiali locali, con l'obiettivo di valorizzare e far emergere in tutta la sua bellezza il prodotto finale. La miscela è stata arricchita con delle fibre che hanno consentito l'eliminazione della posa della rete elettrosaldata. A posa completata, infine, è stato applicato anche un disattivante di presa superficiale, per far spiccare le graniglie».

Taras ha anche precisato che «Calcestruzzi è, da sempre, in prima linea nello “sposare” delle nuove soluzioni progettuali che comportino uso di prodotti sostenibili, confezionati con materie prime locali tendenti a valorizzarne la specificità, come nel caso della pavimentazione architettonica, della piazza Don Bosco di Alghero, che ben si presta alla riqualificazione urbanistica del sito».
 

Mr. Luigi Taras

Responsabile Tecnico Commerciale Calcestruzzi i.build - Sardegna

Posizione

Via Massimiliano Barracu, 4
07041 Alghero (Italia)
eco.build

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