Genova, la riqualificazione dell’ex area Dufour di Cornigliano

Materiali e tecnologie innovative e pavimentazioni drenanti per i nuovi spazi per lo sport e per la socialità, all’insegna della sostenibilità ambientale ed energetica 

Nuovi spazi per sport, cultura e aggregazione sociale a disposizione del quartiere, aree all’aperto coperte e verde pubblico; tecnologie innovative e materiali prodotti da cicli virtuosi di riutilizzo, altissime prestazioni di confort e bassissimi consumi per l’edificio, calcestruzzo drenante per la pavimentazione esterna, per una progettazione in chiave sostenibile dell'ambiente costruito e degli spazi aperti. 

Questo il nuovo volto dell’area ex Dufour, sede della famosa e omonima fabbrica di caramelle, in via Cervetto a Cornigliano, al centro di un restyling completo da parte della Società per Cornigliano, con un investimento complessivo di circa 2 milioni di euro. 

Cornigliano Ligure viene ricordata dai più per gli storici impianti dell’ILVA, le acciaierie dello Stato, e per le proteste operaie. Pochi sanno che il quartiere di Cornigliano era un tempo inserito in un contesto paesaggistico decisamente suggestivo. Un’amena località balneare, frequentata dall’aristocrazia e alta borghesia genovese e meta di vacanza di celebri personalità, di cui, nonostante le trasformazioni subite nei secoli, sono ancora visibili palazzi e ville padronali, integrate oggi nel contesto urbano. 

La riqualificazione di questa porzione del quartiere di Cornigliano rientra in un piano di recupero per le aree industriali dismesse, fatto di piccoli e grandi interventi, messo in atto dal Comune di Genova per restituire al quartiere la propria dignità e funzionalità, attraverso la creazione di spazi centrali per la funzione sociale del quartiere. Questi interventi hanno la finalità di arginare lo spopolamento, stabilizzato i prezzi delle case e restituire dignità a un quartiere con grandi potenzialità culturali, paesaggistiche e di interesse storico. 
In particolare, quello relativo all’area ex Dufour è compreso nel “Programma Integrato di Riqualificazione Urbana di Cornigliano” approvato D.C.C. n. 62 del 09/09/2008, è finanziato interamente da Società Per Cornigliano spa, che ha affidato a Sviluppo Genova spa lo svolgimento di tutte le attività tecniche e progettuali necessarie.

L’area in questione costituisce uno dei primi tentativi di recupero e rigenerazione del quartiere di Cornigliano avviata dopo l’era della grande industrializzazione pesante. 
Il nuovo centro civico di Cornigliano, realizzato dagli studi di progettazione Dodi Moss e SAB, attraverso il recupero dei locali ormai dismessi, è collocato nel cuore di un’area che ha conosciuto, nel corso degli ultimi due secoli, profonde trasformazioni nella cultura insediativa, nella vita sociale, nella dimensione ambientale. 
In questo territorio così denso di contrasti e carente di spazi pubblici, il nuovo Centro civico si caratterizza come una struttura moderna, realizzata seguendo le più sviluppate tecniche di intervento compatibili con l'ambiente ed altamente efficiente per il risparmio energetico che svolge un ruolo determinante nella più ampia azione di riqualificazione in corso.

Il progetto dell’intervento

Il progetto di riqualificazione di Dodi Moss e SAB ha riguardato l’ampliamento e la riorganizzazione degli edifici esistenti, attualmente in uso ad un’associazione concessionaria del Comune di Genova, proprietario dell’area sita in Via Cervetto, compresi gli spazi esterni, ed ha portato alla realizzazione di un luogo aperto e accessibile che ospita un polo per l’aggregazione e la socialità del quartiere.  
A tal fine sono stati demoliti alcuni volumi esistenti per costruirne di nuovi che hanno permesso di ospitare, all’interno di un unico edificio che rielabora la scansione degli spazi industriali originari, locali per uffici e magazzini, permettendo di implementare le funzioni esistenti (bar, cucina, sala biliardo, ecc.) e di fornire nuove opportunità di utilizzo degli spazi per una palestra polivalente completamente rinnovata, campo da calcio e da tennis, un polo per l’aggregazione e la socialità del quartiere con sala lettura, la biblioteca, le salette polivalenti, il salone per dibattiti, riunioni e iniziative ludiche in sostituzione di quelli precedentemente ospitati all’esterno, in prefabbricati fatiscenti collocati nel parcheggio. 
Il nuovo Centro civico si articola su due piani. Nel piano terra, con struttura in cemento armato, predominano i pieni, mentre il secondo, definito da una struttura in acciaio che caratterizza anche la copertura, è completato con pareti in policarbonato che fanno della luce l’elemento caratterizzante del progetto.

Alle quattro campate originarie, caratterizzate da una copertura a capanna, ne sono state aggiunte due, separate da una loggia coperta che favorisce la connessione tra gli spazi interni del nuovo edificio e quelli recuperati dell’edificio esistente, e permette l’attraversamento tra lo spazio di ingresso a sud e quello posteriore all’edificio, verso nord. Da questo lato, le sale interne, dotate un’ampia vetrata, stabiliscono una relazione diretta con lo spazio aperto in grado di ospitare attività di ballo durante il periodo estivo e un albero di Ginkgo biloba segna un ulteriore ambito di incontro e di relazione lungo il variegato sistema di spazi pubblici inaugurati da questo progetto di recupero.

Su una porzione di copertura del nuovo edificio, è stato inoltre realizzato un terrazzo fruibile nella stagione estiva.
Sono stati riqualificati anche gli spazi esterni dell’ingresso al complesso, rendendo indipendente l’accesso al parco pubblico di Valletta San Pietro, adiacente all’area, e accrescendo la fruibilità generale dell’area. Sul lato che guarda a sud sono state realizzate aree di sosta e spazi ombreggiati da un albero di platano e da un’ampia aiuola che separa dalla sede stradale. Le superfici pedonali si trovano in una zona rialzata, protetta dal traffico. Su queste aree insistono tutte le attività pubbliche del complesso.

La scelta dei materiali

Criteri di progettazione tesi verso un forte approccio alla sostenibilità ambientale e all’efficienza energetica hanno orientato lo studio Dodi Moss verso l’uso di tecnologie innovative e materiali prodotti da cicli virtuosi di riutilizzo, come ad esempio, il policarbonato utilizzato per le facciate e il calcestruzzo drenante per la pavimentazione esterna.
“Tutte le scelte progettuali, sia di natura organizzativa e funzionale che di natura spaziale e materiale, sono state finalizzate alla riduzione degli impatti ambientali e alla promozione di modelli di produzione e consumo più sostenibili”, afferma l’arch. Matteo Rocca dello studio Dodi Moss.
Le performance termiche e le fonti di energia rinnovabili introdotte garantiranno un edificio a consumo “quasi zero”, capace di offrire altissime prestazioni di confort a fronte di bassissimi consumi. Gli impianti previsti nel nuovo edificio sono stati progettati per raggiungere il livello prestazionale NZEB (Near Zero Energy Building) che attesta il raggiungimento di un consumo energetico quasi nullo. 

Questo sarà il primo edificio di Genova ad avere una Certificazione LEED® di tutte le sue fasi: dalla progettazione all’esecuzione con l’obiettivo condiviso con la committenza di raggiungere la certificazione LEED di livello più alto (LEED platinum). La Certificazione LEED®, Leadership in Energy and Environmental Design, è un programma di certificazione degli edifici che nasce su base volontaria e che viene applicato in oltre 140 Paesi nel mondo che promuove un approccio orientato alla sostenibilità, riconoscendo le prestazioni degli edifici in settori chiave, quali il risparmio energetico ed idrico, la riduzione delle emissioni di CO2, il miglioramento della qualità ecologica degli interni, i materiali e le risorse impiegati, il progetto e la scelta del sito.
Le aree esterne, in cui prima dominavano le auto e l’asfalto, si aprono ora al quartiere con una nuova pavimentazione di colore chiaro per la quale è stata utilizzata la soluzione in calcestruzzo drenante i.idro DRAIN di Italcementi per pavimentazioni ispirate ai principi della sostenibilità e realizzate all’insegna di un’architettura di qualità.

“Gli obiettivi di implementazione della permeabilità del suolo appartengono alla più generale finalità perseguita con gli interventi che è stata quella di garantire nell’intero dell’area il massimo comfort ambientale, aumentare le superfici permeabili, garantendo la massima capacità drenante dei suoli, contrastare l’isola di calore urbano, aumentare la sicurezza e accessibilità degli spazi e favorire la vitalità del quartiere e le possibilità di socializzazione”, dichiara l’arch. Rocca.

“L’area esterna, di circa 200 mq, precedentemente ricoperta di asfalto, presentava notevoli problemi di impermeabilità del suolo. In un contesto nel quale il piano urbanistico della città di Genova impone di mantenere l’invarianza idraulica e di migliorare, in caso di interventi di ristrutturazione edilizia, la permeabilità dei suoli fino al 60%, la scelta del calcestruzzo drenante i.idro DRAIN ci ha permesso di andare ben oltre. Una scelta, condivisa con la Committenza, fortemente voluta dal nostro studio, in quanto questo prodotto soddisfa pienamente le specifiche delle nostre scelte progettuali in tema di sostenibilità ambientale, rigenerazione urbana e miglioramento del comfort e della vivibilità cittadina”, continua Rocca.

Un'accurata selezione degli aggregati e l'azione del legante cementizio permettono infatti al materiale di raggiungere una capacità drenante 100 volte superiore a quella di un normale terreno e dal punto di vista funzionale, le pavimentazioni realizzate con i.idro DRAIN offrono un sistema alternativo per la gestione delle acque meteoriche, favorendo il drenaggio naturale e l’invarianza idraulica e realizzando superfici permeabili in grado di garantire la superficie filtrante richiesta dal Piano di Governo del Territorio (PGT).

Per quanto riguarda la scelta del colore della pavimentazione, sono stati effettuati diversi campioni fino ad arrivare alla colorazione desiderata, simile ad una terra stabilizzata.   
“Siamo a ovest della città di Genova, oltre il torrente Polcevera, ai piedi del sistema collinare che degrada in una zona pianeggiante verso il Mar Ligure. A fianco dell’area ci sono dei campi da tennis. L’idea era quella di conferire alla pavimentazione esterna, attraverso la pezzatura del materiale drenante e la sua colorazione, una matericità tipica delle terre battute e degli elementi naturali che contrastasse con l’edificio, molto tecnologico e innovativo, quasi “algido”, restituendo una sensazione di calore e naturalità generale. i.idro DRAIN ha consentito di preservare la permeabilità del suolo integrandosi perfettamente nell’ambiente costruito e dando vita, mediante forma e colore, ad uno spazio strutturato e quindi fruibile, ma distante dal rigore delle geometrie che caratterizzano l’intero edificio”, afferma l’arch. Matteo Rocca dello studio Dodi Moss.
Dal punto di vista estetico, infatti, il materiale offre la possibilità di realizzare una superficie planare e continua, priva di giunti, accessibile alle varie fasce di utenza e al tempo stesso carrabile e colorabile in funzione delle specifiche richieste della Committenza. 

La posa delle pavimentazioni

“Il particolare mix design di i.idro DRAIN ha permesso di confezionare calcestruzzi dalle ottime performance meccaniche, e allo stesso tempo, da un’altissima capacità drenante e un elevato valore estetico”, come confermato dall’arch. Rocca. Il materiale consente la realizzazione di pavimentazioni pedonali e carrabili che assicurano una migliore gestione delle acque piovane, grazie alla grande capacità drenante del materiale, garantiscono elevate prestazioni meccaniche e, soprattutto nei mesi invernali, aumentano considerevolmente la sicurezza dei pedoni, limitando le possibilità che sulla pavimentazione si formino fenomeni di gelicidio dovuti a ristagni d’acqua indesiderati.
Grazie alla possibilità offerta da questo materiale di costruire pacchetti costruttivi di diverso spessore, è stato inoltre possibile garantire la carrabilità di alcuni spazi esterni destinati alle aree di sosta per le auto. Le aree carrabili e i parcheggi hanno uno spessore di circa 17/20 cm, mentre quelle pedonali, poggianti su un letto di ghiaia di almeno 10 cm, hanno uno spessore di 10 cm.  
Tutte le acque piovane raccolte dalle superfici di copertura degli edifici costruiti vengono raccolte in una vasca di prima pioggia per confluire in una di laminazione destinata allo stoccaggio temporaneo e al di riuso delle acque. Questo sistema permette di non avere apporto di acque meteoriche dalle coperture sul suolo, soprattutto durante i forti eventi meteorici. 
Dal punto di vista economico, le pavimentazioni drenanti realizzate con i.idro DRAIN permettono una riduzione dei costi di manutenzione, una maggiore durabilità, una minore incidenza dei costi legati alla captazione e gestione delle acque meteoriche. Inoltre, le pavimentazioni in calcestruzzo, essendo per loro natura chiare, hanno maggiore luminosità rispetto all’asfalto e, soprattutto in ambiente urbano, consentono di ridurre le spese d’illuminazione sia a livello di costi d’installazione sia come gestione.
Grazie alle sue caratteristiche e alla certificazione EPD (Dichiarazione ambientale di prodotto) di cui è in possesso, il calcestruzzo drenante i.idro DRAIN di Italcementi è un prodotto altamente sostenibile che conferma l’impegno di Calcestruzzi e di Italcementi nella produzione di prodotti innovativi, sostenibili e di qualità che contribuiscono alla generazione di valore urbano e al miglioramento della vivibilità cittadina. 
Nel corso dei lavori, il continuo confronto con i tecnici di Calcestruzzi, in un’ottica di problem solving, ha sempre consentito di trovare la soluzione tecnica più idonea per la risoluzione di ogni problematica di cantiere, con l’obiettivo di migliorare la durabilità e la qualità dell’opera. “Come Calcestruzzi – conferma Giorgio Bugnolo, Product Manager per le Pavimentazioni di Calcestruzzi - i.build, la nostra business unit specializzata nelle pavimentazioni, ha seguito il lavoro dalla proposta iniziale all'acquisizione, fino alla gestione del cantiere, con un lavoro di squadra continuo con l’impresa e la Direzione Lavori e la Committenza che ha consentito all’Amministrazione di raggiungere i risultati che si era prefissa: riqualificare e restituire un contesto urbano di riferimento per l’intera delegazione di Cornigliano, restituendo alla città un polo sportivo-ricreativo completamente rinnovato, in linea con i più elevati standard dell’edilizia sostenibile. Aver aumentato la capacità drenante delle aree soggette all’intervento, infatti, avrà notevoli benefici a lungo termine sulla durabilità delle opere eseguite e sulla salute dei nuovi esemplari arborei piantumati. 

La nostra business unit ha posato circa 800 mq di pavimentazione drenante pedonale e 400 mq di superficie carrabile. Per ottenere la colorazione desiderata dalla Direzione Lavori, al calcestruzzo drenante è stato aggiunto un pigmento di colore sabbia. 
Oltre alle superfici drenanti, la squadra i.build ha provveduto anche alla fornitura e posa della pavimentazione dell’area esterna dedicata alla pista da ballo, circa 200 mq di pavimentazione industriale pigmentata con ossidi di quarzo colore antracite per 12 cm di spessore, e dei massetti di sottofondo relativi ai due piani dell’edificio di nuova realizzazione, per altrettanti 200 mq di superficie complessiva con uno spessore di 5 cm”. 

La pavimentazione della pista è stata realizzata in calcestruzzo i.pro Pavimix® ME, una delle 9 tipologie di calcestruzzi a prestazione specifica della gamma di prodotti Pavimix® di Calcestruzzi spa, atti a fornire la soluzione ottimale alle diverse tipologie di pavimentazioni industriali esterne, una corretta durabilità in rapporto alle scelte del Progettista, alle esigenze delle Imprese e alle aspettative del Committente. Nello specifico, i calcestruzzi Pavimix® ME, specifici per massicciate esterne, sono stati concepiti per essere posati in ambienti con una percentuale di umidità da moderata ad alta quali piazzali, parcheggi a raso, aree di sosta e aree di rifornimento. Si tratta di calcestruzzi resistenti con Rck pari o superiore a 35 N/mm², disponibili in 3 soluzioni base a loro volta adattabili e modificabili a seconda delle specifiche esigenze del cliente.

La gamma Pavimix® garantisce una resistenza coerente con le classi di esposizione ambientali, è conforme sia alla normativa UNI 11146/2005, specifica per i pavimenti di calcestruzzo ad uso industriale, che al capitolato Tecnico Conpaviper, assicurando quindi alle pavimentazioni durabilità nel tempo. La normativa UNI 11146/2005, classifica i pavimenti industriali in base al loro utilizzo e definisce i criteri da utilizzare per la progettazione, la costruzione e il collaudo dei pavimenti di calcestruzzo a uso industriale, specificando i requisiti tecnici necessari alla corretta esecuzione di planarità, orizzontalità, imbarcamento e resistenza all’abrasione o all’urto.
“Rispondendo alle diverse esigenze di progettazione nel pieno rispetto della normativa UNI 11146/2005, la gamma di prodotti Pavimix® testimonia ancora una volta l’attenzione che Calcestruzzi rivolge all’innovazione di prodotto e alle indicazioni normative del settore”, commenta Bugnolo. “Ci affianchiamo al progettista per assisterlo nella scelta del Pavimix® più coerente con le normative e con l’opera che deve realizzare, fornendogli un puntuale servizio di assistenza sia in fase progettuale sia in cantiere”.


 

 

 

 

Mr. Giorgio Bugnolo

Responsabile Tecnico Commerciale Calcestruzzi i.build - Lombardia

Posizione

Corigliano
16152 Genova (Italia)

Area Ex Dofour Genova_1.

Ex Dufour Cornigliano Genova .